13 de novembro de 2008

Sinteses na viragem do século. Recordações das Cartolinas de Gubler.

[CITAÇÃO INAUGURAL]

Cara Signora Tosoni,

Tra Berna & Friburgo, il treno sorvola il fiume. Tuffandosi nell'acqua verdegrigia, l'occhio veloce supera la faglia. Il petto emette un sospiro. Questo momento sensazionale esiste dall'anno mille-ottocento-sessanta-due. La compagnia ferroviaria può garantire a chi lo vuole un tragitto di tre-cento metri attraverso il sublime. Come Lei si ricorda, non abbiamo visto il ponte, agente della percezione. La nostra cartolina sfoggia il bizzarro vestito del monumento.

Opera memorabile, il viadotto ferroviario di Grandfey sulla Sarine esiste oggi in quanto vero avatar tecnico: una prima vita di metallo &d una seconda di cemento armato. Guardiamo il cantiere durante i lavori di metamorfosi, il 26 ottobre 1925. La prima struttura visse due terzi di secolo & da due terzi di secolo vive la seconda, senza interruzione di traffico. All'inizio, il parapetto ferroso a trave reticolare riposava su piloni di ghisa & ferro appoggiati su basamenti di pietra. In un secondo tempo, il ponte si reincarna all'interno di un altro sistema, di logica quasi opposta & canta evviva l' arco! Da una prima vita rigida si esce per entrare nel calcolo elastico. Il metallo originario dell'ingegnere Mathieu & dell'impresa Schneider viene parzialmente catturato dall'armatura di cemento armato dell'ingegnere Maillart & dell'impresa Prader. So che Lei colleziona i ponti & gli ingegneri.

La sette campate di Grandfey sulla Sarine presso Friburgo, anima & scheletro di metallo, pilastri &d arcata di muratura, contengono due secoli di teoria statica, due milioni di anni geologici &d un minuto di interrogazione. Perche il fotografo viene una domenica, giorno di "dopo lavoro"? Perche la tecnica è cosi bella da far perdere la testa? Perche il viaggio ferroviario cancella il ritratto del ponte? Perche il bianco & nero è così potente nell'evocazione dei colori? Dove sono gli uccelli? Dove si gode? Dove si fatica?

Souvenir del nostro viaggio, questo ponte punta l'orecchio. Lei troverà il tata-tatà, tata-tatà. tata-tatà degli assi.

Turisticamente, suo Gubler.

Jacques Gubler, CASABELLA 612 (1994): Cartolina 114.

12 de novembro de 2008